Inserita in Sport il 06/12/2015
da Gabriele Li Mandri
ANTICIPI 15^ GIORNATA DI SERIE A: LA ROMA FRENA ANCORA, L´INTER RIPARTE
(Foto: Imagephotoagency.it)
La vittoria della Juventus contro la Lazio deve aver messo un po´ di sana strizza alle concorrenti. Non tanto, però, da guarire dalle rispettive malattie, se così si possono chiamare. Gli anticipi di sabato 5 dicembre hanno infatti confermato i rispettivi limiti di Roma e Inter: la prima frenata in casa del Torino all´ultimo minuto di recupero, la seconda vittoriosa contro il Genoa (ancora una volta) per 1-0.
Non si potrebbe non partire dai giallorossi, chiamati all´immediato riscatto contro il Torino: i 3 punti conquistati dalla Juve contro la Lazio esigevano una prestazione di cuore e, soprattutto, qualche punto per tenere intatte le distanze. Ed invece il campo ha mostrato la solita Roma impaurita delle ultime settimane: quella che il gioco non si sa dove sia finito, che i gol non arrivano più se non per combinazione, che la difesa balla da far paura. Il Torino ha pareggiato all´ultimo secondo con un rigore dubbio, ma questo non toglie che fra le due, probabilmente, ai punti avrebbero vinto i granata, decisamente più pericolosi degli avversari. Così a nulla è servito il gol di Pjanic, stavolta su una punizione tutt´altro che magistrale: i bianconeri, adesso, sono distanti una sola lunghezza. E la corsa alla Champions è ufficialmente riaperta.
Lo stesso si può dire per la speranza dello scudetto, in realtà mai appartenuta ad una sola squadra per più di una giornata. Dopo lo sfortunato crollo casalingo contro il Napoli, con relativo sorpasso, l´Inter si è rimboccata le maniche e ha battuto il Genoa grazie ad una punizione beffarda di Ljajic, valevole il momentaneo primato in classifica. Ciò che conta è che i nerazzurri hanno mostrato sicurezza e forma fisica invidiabile: il fatto che difficilmente riescano ad andare oltre un solo gol, invece, potrebbe alla lunga rivelarsi un problema con cui fare i conti. Soprattutto in una stagione in cui lo scudetto, dopo chissà quanti anni, verrà deciso dagli scontri diretti.
Gabriele Li Mandri
|